L’Anemone nemorosa copre il sottobosco nei pressi della fonte ferruginosa, Monte Rive
A volte mi chiedo perché dobbiamo lavorare tanto in giardino quando, poco più in là, la natura fa tutto da sola e con risultati anche migliori. Forse perché in fondo è un modo per esprimersi e sfogarsi come tanti, o in alcuni casi per far vedere che si è alla moda e al passo con i tempi.
Comunque chi ha poco tempo da dedicare alla manutenzione basta che prenda spunto dalla natura e scelga arbusti che non si devono potare spesso, piante perenni, piante che si riseminano e si diffondono, prati fioriti, piante tappezzanti … e che si convinca che non c’è niente di male se lascia qualche foglia, un sasso ricoperto di muschio, qualche ramo secco e filo d’erba qua e là.
L’Anemone hepatica al parco del Rastel.
E al di la di un discorso puramente pratico, se devo esprimere la mia preferenza fra un prato rasato con in mezzo un piccolo Acer palmatum dissectum atropurpureum e un sottobosco fiorito…beh, avete già capito da che parte sto! Anche perché dopo le anemoni, i bucanevi e le primule arrivano gli asparagi selvatici; dopo gli asparagi i mirtilli e le fragoline; dopo i frutti si raccolgono i funghi e insieme ai funghi le castagne e le nocciole!
Che bello Katia! 😉 Non vedo l’ora di venire su e fare giretti lì anche con Alberto e speriamo di poter raccogliere delle buone fragoline di bosco quest’estate! 😉 Un bacione
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A presto Annalisa! 😉
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